Le correnti a getto (o jet stream) sono un fiume d'aria velocissimo poste tra i 6 e i 10 Km di altezza.
Quella che più ci interessa è quella polare che si trova alle medio-alte latitudini e può raggiungere velocità oltre i 200 Km/h.
Per rilevare la sua posizione si utilizzano le carte a 200 hPa (stagione calda) o 300 hPa (stagione fredda).
La massima intensità dei venti si riscontrano di solito nel ramo ascendente di una saccatura, la dove le isoipse risultano molto fitte.
Dove in alta quota è presente la corrente a getto, si verifica una divergenza effettiva nella sua parte anteriore destra che genera come conseguenza un calo della pressione al suolo, convergenza nei bassi strati e moti verticali ascendenti.
La divergenza possiamo immaginarla come una zona in cui l'aria "scappa" dalla traiettoria principale , lasciandovi un relativo "vuoto d'aria". Il meccanismo che si innesca di conseguenza avviene poiché tutto in atmosfera tende all'equilibrio, tale vuoto d'aria deve essere colmato da altra aria proveniente dal basso.
Al contrario, nella parte posteriore sinistra della corrente a getto si viene a creare una convergenza effettiva, per effetto del surplus di aria. Questa aria in eccesso scende verso il suolo, generando moti verticali discendenti divergenza nei bassi strati e un aumento della pressione al suolo.